Nissa Revane

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    Nissa Revane
    Guardia Suprema della Setta degli Assassini
    « Testa del Demone »


    Anagrafe

    Nome completo: Nissa Revane.
    Razza: Umana.
    Classe: Assassina.
    Età: 23 anni.
    Terra di Origine: Terra della Notte.
    Terra di Residenza: Terra della Notte.
    Parentela: //
    Allineamento: Neutrale Malvagio (NM)
    l'Opportunista, fa qualsiasi cosa gli consenta un guadagno personale, senza alcun rimorso né remora per il fatto di infliggere dolore agli altri, purché riesca sempre a cavarsela. Non crede nell'ordine altrettanto quanto non crede nel caos: segue l'uno o l'altro a seconda di dove si trovi il suo guadagno personale. È uno degli allineamenti più semplici da interpretare ma questo non vuol dire che sia "banale", semplicemente è quello che davanti a un evento vanta la più vasta scelta di comportamenti plausibili.

    Descrizione fisica: Nissa è una donna molto attraente, sarebbe sicuramente capace di piacere a qualunque uomo, se solo la cosa la interessasse minimamamente; altezza che si aggira intorno al metro e ottantacinque, ha un fisico segaligno, con muscoli e addominali ben delineati ma non eccessivi, dato che non utilizza armi corpo a corpo che richiedano una grande forza e all'utilizzo dell'arco preferisce le balestre, più precise e meno dispendiose a livello energetico; l'addestramento nella Setta le ha conferito una forza ben al di sopra di quella che si aspetterebbe chiunque guardandola, non inferiore agli Assassini maschi, una grande padronanza dei suoi movimenti, una prontezza di riflessi quasi sovrumana ed un misto letale di agilità e precisione, che le permettono di utilizzare armi a lungo e corto raggio.
    Il suo viso non ha una forma particolare, ma è sicuramente molto, forse troppo aggraziato, incorniciato da una lucente chioma corvina che le arriva fin sotto le spalle, e che entra particolarmente in contrasto col pallore lunare del suo viso, una caratteristica, d'altronde, tipica della Terra della Notte; l'unica cosa che forse la tradisce sono i suoi occhi, di un colore grigio molto chiaro che dimostrano una tale freddezza ed ostilità, il più delle volte, da far correre i brividi sulla schiena dei più prodi e giusti.
    Descrizione psicologica: Della personalità di Nissa si può dire che, piuttosto che disturbata, sia oltremodo complessa.
    Si è sempre dimostrata una persona particolarissima, sin dalla tenera età; introversa ed apatica, si è ritrovata a poco a poco ad amare la solitudine in cui le sue piccole diversità l'avevano a poco a poco isolata.
    Dall'esterno appare come una persona oltremodo fredda nella sua placidità, soprattutto al primissimo approccio; non è taciturna, nonostante le apparenze, ma mentre nelle situazioni più ufficiali tende ad esprimersi in modo formale ed asciutto, durante il suo "tempo libero" è, nei limiti del possibile, più rilassata ed incline a parlare, soprattutto se la conversazione e gli interlocutori sono, in qualche modo, stimolanti. Non tende a parlare eccessivamente in ogni caso, quindi difficilmente risulterà irritante.
    Non ama stringere legami, perché probabilmente non ne gliene è mai stata data la possibilità durante l'infanzia, ma in generale rispetta tutti i suoi alleati (modo di dire che non li ucciderebbe mai, per evitare di procurarsi un danno strategico) e tende a sviluppare simpatie per personalità a lei affini in qualche modo.
    Nissa ha fama nella Setta per essere una persona particolarmente autoritaria: profondamente abitudinaria e maniaca del controllo, pretende che i suoi ordini e le sue direttive siano rispettate alla lettera e senza battere ciglio, con la stessa minuziosa e certosina precisione che lei stessa esercita nelle elaborazioni dei suoi piani e delle sue strategie.
    Colleziona in generale una buona quantità di piccole fissazioni e manie, che influiscono attivamente sul suo comportamento in ogni situazione: solitamente, per esempio, usa dare un preciso e personalissimo ordine a certe categorie di suoi averi, come l'equipaggiamento, i vestiti e la disposizione della mobilia; ha la tendenza ad osservare attentamente ciò che la circonda, in particolare fenomeni o comportamenti altrui: riconosce minimamente alcuni gesti significativi del linguaggio del corpo e sa leggere le labbra; è una calcolatrice e pianificatrice a livelli che sfociano spesso nel malsano: dalla routine quotidiana alle missioni, tutto ciò che fa è solitamente orchestrato fin nei minimi dettagli; il caos e il disordine, di conseguenza, la fanno andare totalmente fuori dalla grazia divina, per la sfortuna di chi disgraziatamente ci capita in mezzo.
    Ha una vena sadica decisamente evidente, e non solo perché prova un certo piacere nell'uccidere: trova nella tortura e nella sofferenza altrui in generale (non solo fisica) una forte attrattiva, tanto che più che il suo forte autoritarismo, nella Setta sono celebri le sue tremende punizioni.
    Professione: Guardia Suprema della Setta degli Assassini.

    Background

    «Sie kommen zu euch in der Nacht
    Dämonen, Geister, Schwarze Feen
    sie kriechen aus dem Kellerschacht
    und werden unter euer Bettzeug sehen»



    L
    a Terra della Notte non era mai stato un posto felice in cui nascere. In particolare, non lo fu per Nissa, un fagottino silenzioso che stava assistendo con i suoi occhietti scuri, assonnati ed indifferenti alla dipartita della sua giovane e fragile madre, una domestica ingravidata dal signorotto del luogo qualche mese prima di essere cacciata, appunto, dalla magione dei Revane da una Lady decisamente furente.
    Come da tradizione in quei luoghi, non passò molto tempo prima che il fagottino passasse fra le mani degli Assassini della Gilda, individui misteriosi e temuti che passarono gli anni successivi a plasmare e trasformare l'indifferenza verso il mondo di quella neonata in qualcosa di... mostruoso.
    Nissa fu sin da piccola, a tutti gli effetti, un essere estremamente spaventoso; c'era qualcosa di profondamente sbagliato nel suo modo di fare qualunque cosa, in un modo che tendeva a terrorizzare i suoi coetanei e far rabbrividire i più grandi. Era, innanzitutto, estremamente silenziosa: non solo non parlava, ma aveva il passo più leggero di quello di un gatto e il suo respiro era talmente poco percepibile ad orecchio che la cosa, unita al fatto che - per ovvie ragioni - avesse una pelle molto chiara e un volto inespressivo, faceva dubitare a volte che fosse effettivamente in vita.
    La sua permanenza nella Gilda, tuttavia, non è sorretta dai soliti motivi a cui si potrebbe pensare. È di fatto ovvio che la piccola Nissa sia particolare non solo per il suo comportamento sfuggevole ma anche per il fatto che sia forse l'unica bambina in tutta la Gilda ad avere un cognome e ad essere identificata con esso: l'aver sfortunatamente ereditato dal padre naturale i caratteristici occhi grigio chiaro, tratto tipico esclusivamente dei Revane in quella zona, la rende il mezzo perfetto per far leva sul Lord, che periodicamente mandava alla Gilda piccoli finanziamenti, in cambio del silenzio e della promessa di tenere la piccola Nissa lontana dalla sua bella famiglia ricca.
    Intanto, la bambina diventa ragazzina e raggiunge dunque l'età per iniziare ad allenarsi: ne risulta che sia tanto silenziosa e inquietante quanto volenterosa di imparare il mestiere, è infatti precisa e meticolosa in questo, tanto da far pensare ai suoi istruttori che l'Uccidere sia una vera e propria estensione dell'essere di quel piccolo mostro. Già, nonostante fosse probabilmente destinata a divenire una delle punte di diamante di quella generazione di Assassini, chiunque la vedesse non poteva fare a meno di notare quanto fosse più mostruosa lei di tutti loro messi assieme. Quando però una sua coetanea della Gilda si azzardò ad appellarla in quel modo, il suono del suo collo che si spezzava rimbombò nelle orecchie dei presenti come un monito; non lo aveva fatto perché si sentiva ferita o offesa, semplicemente... era quella la sua natura. Ogni scusa, per lei, era buona per porre fine alla vita di qualcun altro. Certo, quella volta, se non avesse avuto la sorpresa dalla sua parte, probabilmente ci avrebbe pensato due volte prima di tentare un gesto simile - era fin troppo metodica per essere una sciocca di tali proporzioni - ma col passare degli anni e degli allenamenti la minaccia si sarebbe fatta sempre più tangibile e reale.

    ▪ • ● • ▪

    A
    ll'ingresso nell'adolescenza, le fu finalmente affidata la sua prima missione. Il suo compito era semplice: doveva uccidere l'unico erede maschio dei Revane, colui che in pochi anni avrebbe ereditato il titolo del padre. Nissa non poteva non capire il perché quel ragazzino - di cinque anni più piccolo di lei - fosse una minaccia e, per quanto potesse suonare strano, era ovvio che l'idea di uccidere un ragazzino di nove anni, suo fratello per giunta, non scatenasse in lei alcun tipo di emozione negativa. Forse perché quella gente non era mai stata la sua famiglia, forse perché il senso di famiglia le mancava, o forse ancora perché sentiva di appartenere alla Gilda più che a qualunque altro posto, ma l'idea di condividere il cognome con quelle persone a tratti la disgustava.
    Fu un piacere porre fine alla vita di quel bambino.
    Non riuscì nemmeno ad urlare, per come fu veloce ed efficiente l'Assassina. Negli anni seguenti, poi, fu solo suo l'onore di tappezzare le pareti di quella magione col sangue dei restanti suoi abitanti, esclusa purtroppo una figlia femmina che era stata destinata in sposa ad una famiglia nobile residente al di fuori della Terra della Notte e mandata prematuramente via di casa a quello scopo, e probabilmente anche per la sua sicurezza.
    Continuò intanto ad allenarsi, in molti sensi. Primo fra tutti, la sua usuale mancanza di espressività divenne inaspettatamente un'arma: negli anni, poter osservare indisturbata le altre persone le servì a sviluppare una certa abilità nel dissimulare emozioni, mentire, recitare in parole povere. Nella Gilda, forse, difficilmente si dimostrava un'abilità utile - se non ad accrescere il timore che molti avevano di lei - ma fuori la rese ancora più capace di passare inosservata.
    Allenò ulteriormente il suo fisico, affinando anche la sua tecnica per potersi rendere sempre più efficace: non solo, già a quel tempo, aveva acquisito abbastanza dimestichezza con ogni tipo di arma e col combattimento corpo a corpo - un Assassino della Gilda non poteva farsi trovare impreparato se la situazione si complicava più del previsto - ma aveva anche iniziato a studiare i veleni e il modo di utilizzarli.

    ▪ • ● • ▪

    F
    u il suo interesse improvviso per i veleni a portarla alla conoscenza di Selene. Era una sua coetanea che aveva una certa reputazione all'interno della Gilda non solo per la sua proverbiale ninfomania, ma anche per la sua stabilità psichica e, per quanto la coetanea fosse molto più animosa di lei nei confronti della Gilda e del Culto, si avvicinarono molto presto, diventando compagne di giochi, per così dire - inutile dire a che livello di perversione questi giochi arrivassero.
    Nissa, in realtà, amava molto la Gilda. Non era propriamente una fedele del culto di Theenar, ma non poteva negare che la Gilda fosse la sua casa. Tuttavia, negli anni aveva maturato l'idea che appartenervi non le bastava: per quanto si sentisse a casa, sentiva che c'erano tante cose che potevano essere migliorate e che la Guardia Suprema era fin troppo occupata a pensare a sé stessa piuttosto che a migliorare la loro condizione, a renderli più che semplici mercenari da quattro soldi - perché sì, ormai era quello che erano diventati, secondo lei. Lei voleva far diventare la Gilda sua, ormai. Ma non lo faceva per lei soltanto, non lo faceva solo per il potere, lo faceva anche perché sentiva di poterla riportare agli antichi e meritati fasti. Secondo lei era anche un atto d'amore.
    Non ci mise molto a convincere Selene della stessa cosa. L'aiuto dell'amica - ormai la considerava più che tale - fu fondamentale, a dire poco, poiché mentre lei si spingeva al limite e si migliorava ogni giorno di ogni anno fino alla scadenza di quel piano a dir poco machiavellico, era proprio Selene che ne gettava le solide basi.
    A 21 anni, Nissa piombò sulla Guardia Suprema, stanca ed indebolita dal veleno di Selene - che era diventata intanto Guardia dei Veleni uccidendo il suo Maestro, che aveva quella carica prima di lei -, e le spezzò il collo di netto con un movimento preciso e letale. In quell'istante, un sorriso ferinò baluginò sul suo volto e a qualcuno parve quasi che i suoi occhi si fossero tinti di rosso.
    Quella vista fece gelare il sangue nelle vene dei presenti.
    Qualcuno fuggì. Qualcuno di più stupido le si oppose sul momento, incontrando la sua fine. Qualcun altro, invece, tentò di farlo in segreto, incontrando la stessa sorte per mano della abilissima Selene. In due anni, la Gilda era stata depurata da chiunque non fosse abbastanza devoto al nuovo capo, Nissa Revane. Nome che, nella Gilda, rimase ad uso esclusivo di Selene poiché il resto di essa prese ad appellarla con il terribile nome - che divenne ufficialmente il suo titolo - di "Testa del Demone".

    Varie

    Abbigliamento tipico: [... in arrivo...]
    Equipaggiamento: Porta con sé le sue adorate balestre, che usa contemporaneamente, e i cui dardi vengono spesso avvelenati con le sostanze più disparate; per i combattimenti corpo a corpo usa degli "accessori" particolari, applicabili ai bracciali, simili a degli artigli, ma è raro che le servano.
    Magie apprese: //
    Altre immagini: X X X X
    Varie ed eventuali:
    Prestavolto: Demon Hunter (F) - Diablo III




    Edited by ¬Nekoth - 16/12/2016, 18:04
     
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  2. •Styll«
         
     
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